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ANDREÍNA

 

Inspiro. Non sono agitato, mi sento tranquillo. Espiro, con calma.

Sarà la ventesima esibizione del mese, il giudizio della gente non mi spaventa, forse nemmeno mi interessa. Voglio solo tutto risulti perfetto, che la mia interpretazione esprima le sensazioni che Antonio Lauro, con il suo spartito, intendeva comunicare. Imbraccio la chitarra e con affetto, quasi accarezzassi la schiena della mia fidanzata, lascio scorrere i polpastrelli lungo i tasti, sfiorando le corde. Chiudo lentamente gli occhi, ascoltando per qualche istante i battiti del cuore; melodici, regolari, scandiscono come un metronomo il passare del tempo [...]

ALTRI FRAMMENTI
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